RECENSIONE LIBRO: Al di là delle cose
AUTORE: Carlo Carretto
GENERE: Autobiografico
TRAMA: Il libro e’ suddiviso in tre parti; la parte prima, di ritorno al deserto (metaforico), dove lo scrittore racconta i motivi della sua scelta del deserto per la preghiera.
Parte seconda: prende spunto dal racconto“Il pellegrino russo” dove commenta alcuni brani e in cui si sofferma sulla preghiera di ringraziamento e sull’essere lieti.
Parte terza: sottolinea che anche l’Uomo, in quanto creatura dell’Assoluto, e’ un Assoluto e parla della necessità di gridare il Vangelo con la propria vita come testimonianza.
COMMENTO: E’ stata per me una meditazione molto forte e abbastanza sofferta, proprio perchè spesso mi sono sentita chiamata in causa e messa in crisi dalle sue affermazioni,vere e importanti, ma anche spinta da un certo ottimismo e speranza ad andare avanti oltre l’apparenza. Una delle cose che mi e’ piaciuta e’ il fatto che, come spesso fa nei suoi libri, lascia delle pagine bianche per il lettore come spazio dove annotare le proprie riflessioni sui vari argomenti trattati.
E’un libro di vita e l’autore, che spesso ripete di non voler dare risposte, in realta’ le da’ molto chiare e semplici e ci chiede di collaborare con la nostra esperienza , quasi a volerci accompagnare tenendoci per mano per fare nostre le sue meditazioni e non prendendole come oro colato ma lavorando con il nostro libero arbitrio e la nostra capacita’ di giudizio.
A CHI CONSIGLIAMO LA LETTURA: A tutti coloro che hanno voglia di riflettere su temi quali la fede, la preghiera e l’apostolato.
PERCHE’ NE CONSIGLIAMO LA LETTURA: Offre ottimi spunti di riflessione e meditazione per maturare e approfondire le questioni esistenziali universali : che senso ha la vita.
NOTE SULL’AUTORE
Nasce ad Alessandria il 2 aprile 1910, figlio di contadini provenienti dalle Langhe. E’ il terzo di sei figli, di cui 4 si fanno religiosi. La famiglia si trasferisce presto a Torino in periferia dove si trova in un oratorio salesiano che avra’ molta influenza sulla sua formazione e su tutta la famiglia. Lo spirito salesiano influenzera’ anche la sua vita professionale e a 18 anni diventera’ maestro elementare,
Milita nel settore giovanile dell’ A.C. di Torino dove entra a 23 anni . Dopo gli studi si laurea in filosofia a Torino dove dal 1936 al 1952 diviene presidente nazionale dei giovani. Dopo aver vinto un concorso va come direttore didattico in Sardegna. Incarico che pero’ dura poco per i suoi contrasti con il regime fascista . A causa dell’influenza che esercita sui giovani anche al di fuori della scuola viene inviato al confino e poi rispedito in Piemonte dove puo’ riprendere il suo lavoro di direttore didattico. Con l’avvento della repubblica di Salo’,riceve da Roma l’incarico di riorganizzare l’A.C. Del Nord Italia. Crea l’associazione nazionale maestri cattolici . Nel 1948 organizza una famosa manifestazione di giovani a Roma chiamata l’adunata dei trecentomila baschi verdi. Poco dopo fonda il “bureu international de la jenuesse catholique” di cui e’ vicepresidente. Nel 1949 da’ vita all’interno della GIAC Ad una nuova opera dedicata al turismo dei giovani . E’ la nascita del Centro Turistico Giovanile. C.T.G. Di cui sara’ vicepresidente nazionale. N el 1952 in disaccordo con una parte del mondo politico cattolico che desiderava un’alleanza con la destra , si dimette e matura la decisione di entrare nella Congregazione religiosa dei piccoli Fratelli di Gesu’ ispirata alla figura di Charles de Foucald. Nel 1954 parte per l’Algeria e per 10 anni avra’ una vita eremitica nel Sahara, fatta di silenzio, preghiera e lavoro, esperienza che descrivera’ nei primi libri scritti in quel periodo e in seguito.
Rientrato in Italia si stabilisce a Spello dove la sua attivita’ principale sono le otto ore di preghiera al giorno. Ben presto il suo spirito d’iniziativa e la sua fama faranno aprire la Comunita’ di Spello a quanti, credenti e non , desiderano percorrere un periodo di riflessione e ricerca di fede, vissuto nella preghiera , nel lavoro manuale , nello scambio di esperienze. Carretto sara’ per oltre 20 anni l’animatore di questo centro affiancato da molti collaboratori tra cui Renato di Tillo , amico fraterno anche di Madre Teresa.
Spesso veniva invitato a parlare in conferenze ed incontri spirituali. La sua profonda interiorita’ non lo isolava dal mondo e dai suoi problemi, anzi lo spingeva ad interessarsi in spirito di profezia e di servizio .
Muore nel suo Eremo di S. Girolamo il 4 ottobre 1988, festa di s. Francesco del quale era stato biografo.
Loretta
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